Ufficio delle letture - Ambrosiano

Mercoledì della  31^  settimana per annum
II dopo la Dedicazione del Duomo

autunno 018.jpg

O Dio, vieni a salvarmi.
Signore, vieni presto in mio aiuto.


Gloria. Alleluia.

INNO

I         Quando l’Ufficio delle letture si dice nelle ore notturne o nelle prime ore del mattino:

Non sono impallidite ancora in cielo
l’ultime stelle, e già dal sonno, o Dio,
sorge la Chiesa a mattinar lo Sposo
con animo adorante.

Così ci sia donato,
dopo la lunga notte,
di varcare le soglie del tuo regno
inni cantando a te con cuore nuovo.

O Trinità beata,
a te, suprema fonte dell’essere,
il coro dei redenti
leva felice l’inno nei secoli. Amen.

II         Quando l’Ufficio delle letture si dice nelle ore del giorno:

Dio fece le due luci grandi… e le stelle (Gn 1, 16)

Tu che l’immensa volta del cielo
stupendamente di luce avvampi
e di vaghi colori
adorni la bellezza del creato;

tu che nel quarto giorno hai voluto
il fiammeggiante globo del sole
e l’alternante gioco della luna
e il nitido corso degli astri,

così scandendo nell’ordine il tempo
e misurando le notti
e i giorni e i mesi e gli anni,
ascolta, Padre, la nostra preghiera.

Sciogli l’orrido gelo della colpa,
rischiara il cuore degli uomini,
impreziosisci l’anima
della tua santa grazia.

Noi t’imploriamo, o Dio,
per il tuo Figlio unigenito
che regna con te nei secoli
e con lo Spirito santo. Amen.

CANTICO DEI TRE GIOVANI
Cfr. Dn 3, 52-56
Ogni creatura lodi il Signore
Il Creatore è benedetto nei secoli (Rm 1, 25).

Benedetto sei tu, Signore, Dio dei padri nostri, *
degno di lode e di gloria nei secoli.

Benedetto il tuo nome glorioso e santo, *
degno di lode e di gloria nei secoli.

Benedetto sei tu nel tuo tempio santo glorioso, *
degno di lode e di gloria nei secoli.

Benedetto sei tu sul trono del tuo regno, *
degno di lode e di gloria nei secoli.

Benedetto sei tu che penetri con lo sguardo gli abissi †
e siedi sui cherubini, *
degno di lode e di gloria nei secoli.

Benedetto sei tu nel firmamento del cielo, *
degno di lode e di gloria nei secoli.

Gloria.

SALMODIA
Salmo 88, 2-38
La misericordia di Dio per la casa di Davide
Dalla discendenza di Davide secondo la promessa Dio trasse per Israele un salvatore, Gesù (At 13, 23).

I (2-19)

Ant. La tua fedeltà è fondata nei cieli, Signore.

Canterò senza fine le grazie del Signore, *
con la mia bocca annunzierò la tua fedeltà nei secoli,

perché hai detto: «La mia grazia rimane per sempre»; *
la tua fedeltà è fondata nei cieli.

«Ho stretto un’alleanza con il mio eletto, *
ho giurato a Davide mio servo:

stabilirò per sempre la tua discendenza, *
ti darò un trono che duri nei secoli».

I cieli cantano le tue meraviglie, Signore, *
la tua fedeltà nell’assemblea dei santi.

Chi sulle nubi è uguale al Signore, *
chi è simile al Signore tra gli angeli di Dio?

Dio è tremendo nell’assemblea dei santi, *
grande e terribile tra quanti lo circondano.

Chi è uguale a te, Signore, Dio degli eserciti? *
Sei potente, Signore, e la tua fedeltà ti fa corona.

Tu domini l’orgoglio del mare, *
tu plachi il tumulto dei suoi flutti.

Tu hai calpestato Raab come un vinto, *
con braccio potente hai disperso i tuoi nemici.

Tuoi sono i cieli, tua è la terra, *
tu hai fondato il mondo e quanto contiene;

il settentrione e il mezzogiorno tu li hai creati, *
il Tabor e l’Ermon cantano il tuo nome.

È potente il tuo braccio, *
forte la tua mano, alta la tua destra.

Giustizia e diritto sono la base del tuo trono, *
grazia e fedeltà precedono il tuo volto.

Beato il popolo che ti sa acclamare *
e cammina, o Signore, alla luce del tuo volto:

esulta tutto il giorno nel tuo nome, *
nella tua giustizia trova la sua gloria.

Perché tu sei il vanto della sua forza *
e con il tuo favore innalzi la nostra potenza.

Perché del Signore è il nostro scudo, *
il nostro re, del Santo d’Israele.

Gloria.

Ant. La tua fedeltà è fondata nei cieli, Signore.

II (20-30)

Ant. «Ho trovato Davide, mio servo, *
con il mio santo olio l’ho consacrato».

Un tempo parlasti in visione ai tuoi santi dicendo: †
«Ho portato aiuto a un prode, *
ho innalzato un eletto tra il mio popolo.

Ho trovato Davide, mio servo, *
con il mio santo olio l’ho consacrato;

la mia mano è il suo sostegno, *
il mio braccio è la sua forza.

Su di lui non trionferà il nemico, *
né l’opprimerà l’iniquo.

Annienterò davanti a lui i suoi nemici *
e colpirò quelli che lo odiano.

La mia fedeltà e la mia grazia saranno con lui *
e nel mio nome si innalzerà la sua potenza.

Stenderò sul mare la sua mano *
e sui fiumi la sua destra.

Egli mi invocherà: Tu sei mio padre, *
mio Dio e roccia della mia salvezza.

Io lo costituirò mio primogenito, *
il più alto tra i re della terra.

Gli conserverò sempre la mia grazia, *
la mia alleanza gli sarà fedele.

Stabilirò per sempre la sua discendenza, *
il suo trono come i giorni del cielo.

Gloria.

Ant. «Ho trovato Davide, mio servo, *
con il mio santo olio l’ho consacrato».

III (31-38)

Ant. «Non violerò la mia alleanza; *
non muterò la mia promessa».

Se i suoi figli abbandoneranno la mia legge *
e non seguiranno i miei decreti,

se violeranno i miei statuti *
e non osserveranno i miei comandi,

punirò con la verga il loro peccato *
e con flagelli la loro colpa.

Ma non gli toglierò la mia grazia *
e alla mia fedeltà non verrò mai meno.

Non violerò la mia alleanza; *
non muterò la mia promessa.

Sulla mia santità ho giurato una volta per sempre: *
certo non mentirò a Davide.

In eterno durerà la sua discendenza, *
il suo trono davanti a me quanto il sole,

sempre saldo come la luna, *
testimone fedele nel cielo».

Gloria.

Ant. «Non violerò la mia alleanza; *
non muterò la mia promessa».
Kyrie eleison, Kyrie eleison, Kyrie eleison.


Tu sei benedetto, Signore.
Amen.

Benedicimi, Padre.
Per Cristo, che è via e verità, la divina Maestà ci benedica.
Amen.

PRIMA LETTURA
Dal libro del profeta Geremia
Ger 30,18-31,9

Promessa della restaurazione d’Israele

Così dice il Signore:
«Ecco restaurerò la sorte delle tende di Giacobbe
e avrò compassione delle sue dimore.
La città sarà ricostruita sulle rovine
e il palazzo sorgerà di nuovo al suo posto.
Ne usciranno inni di lode, voci di gente festante.
Li moltiplicherò e non diminuiranno,
li onorerò e non saranno disprezzati,
i loro figli saranno come una volta,
la loro assemblea sarà stabile dinanzi a me;
mentre punirò tutti i loro avversari.
Il loro capo sarà uno di essi
e da essi uscirà il loro comandante;
io lo farò avvicinare ed egli si accosterà a me.
Poiché chi è colui che arrischia la vita
per avvicinarsi a me?
Oracolo del Signore.
Voi sarete il mio popolo
e io il vostro Dio.
Ecco la tempesta del Signore, il suo furore si scatena,
una tempesta travolgente;
si abbatte sul capo dei malvagi.
Non cesserà l'ira ardente del Signore,
finché non abbia compiuto e attuato
i progetti del suo cuore.
Alla fine dei giorni lo comprenderete!
In quel tempo - oracolo del Signore -
io sarò Dio per tutte le tribù di Israele
ed esse saranno il mio popolo».
Così dice il Signore:
«Ha trovato grazia nel deserto un popolo di scampati alla spada;
Israele si avvia a una quieta dimora».
Da lontano gli è apparso il Signore:
«Ti ho amato di amore eterno,
per questo ti conservo ancora pietà.
Ti edificherò di nuovo e tu sarai riedificata,
vergine di Israele.
Di nuovo ti ornerai dei tuoi tamburi
e uscirai fra la danza dei festanti.
Di nuovo pianterai vigne sulle colline di Samaria;
i piantatori, dopo aver piantato, raccoglieranno.
Verrà il giorno in cui grideranno le vedette
sulle montagne di Efraim:
Su, saliamo a Sion, andiamo dal Signore nostro Dio».
Poiché dice il Signore:
«Innalzate canti di gioia per Giacobbe,
esultate per la prima delle nazioni,
fate udire la vostra lode e dite:
Il Signore ha salvato il suo popolo, un resto di Israele».
Ecco, li riconduco dal paese del settentrione
e li raduno dall'estremità della terra;
fra di essi sono il cieco e lo zoppo,
la donna incinta e la partoriente;
ritorneranno qui in gran folla.
Essi erano partiti nel pianto, io li riporterò tra le consolazioni;
li condurrò a fiumi d'acqua
per una strada dritta in cui non inciamperanno;
perché io sono un padre per Israele,
Efraim è il mio primogenito».

RESPONSORIO
Innalzate canti di gioia per Giacobbe,
fate udire la vostra lode e dite:
«Chi ha disperso Israele lo raduna».

Chi semina nelle lacrime mieterà con giubilo:
nell’andare se ne va e piange
portando la semente da gettare,
nel tornare esulta esclamando:
«Chi ha disperso Israele lo raduna».

Benedicimi, Padre.
La grazia dello Spirito santo illumini i nostri sensi e il nostro cuore.
Amen.

SECONDA LETTURA
Dal trattato su «La verginità» di sant’Ambrogio, vescovo
48-50

Cerchiamo Cristo là dove lo cerca la Chiesa

Sull'esempio della Chiesa, stiamo all'erta perché non ci sorprendano le guardie che girano per la città. «M'incontrarono», dice, «le guardie di ronda per la città, mi percossero, mi ferirono; mi tolsero di dosso il mantello le guardie delle mura» (Ct 5, 7). No, figlie mie, la Chiesa non viene ferita in sé, ma in noi. Siamo cauti, perché le nostre cadute non siano ferite fatte alla Chiesa, e nessuno ci tolga il manto, vale a dire la stola della prudenza, la veste della pazienza, con le quali ci si toglie la tentazione d'ambire vesti più morbide. «Coloro che vestono delicatamente stanno nei palazzi dei re» (Mt 11, 8). Ma noi fummo rivestiti da Cristo del manto di cui rivestì gli apostoli e il suo corpo stesso; manto che vuole tuttavia tu ceda in più a chi ti domanda la tunica; cioè che tu dia la veste della tua filosofia e avvolga quasi nel manto della tua prudenza colui che ne era privo.
Cerchiamo dunque Cristo, figlie, là dove lo cerca la Chiesa, vale a dire sui monti degli aromi, i quali esalano il profumo della vita con la sublimità delle opere, che sono come vette di meriti. Infatti egli fugge dalle piazze, dai convegni, dal frastuono del foro secondo quel che sta scritto: «Fuggi, diletto mio, e imita il cervo o il cerbiatto sui monti degli aromi» (Ct 8, 14). Infatti egli, avverso all'aspide tortuoso, nemico del serpe strisciante sul suolo e che aborre i cani, non si ferma se non sulla vetta della virtù, non abita se non in quelle figlie della Chiesa che possono dire: «Noi siamo il buon odore di Cristo a Dio» (2 Cor 2, 15); ma gli uni, cioè quelli che periranno, hanno l'odore della morte che conduce alla Morte; gli altri, cioè quelli che spirano per la loro viva fede il profumo della risurrezione del Signore, l'odore della vita che conduce alla Vita.
Questi sono i monti degli aromi che ricevettero il corpo del Signore nostro Gesù, e con aromi lo avvolsero in lenzuoli di lino. Infatti tutti quelli che credettero nella morte, sepoltura e risurrezione del Cristo, con l'esercizio delle virtù giunsero alla vetta eccelsa della vera fede. Dove cercheremo dunque Cristo? Nel cuore d'un sacerdote prudente.

INNO Laus angelorum magna (laudabiliter)
Gloria a Dio nell’alto dei cieli, *
e pace in terra agli uomini di buona volontà.

Noi ti lodiamo, ti eleviamo un inno, *
ti benediciamo, ti adoriamo, ti glorifichiamo.

Ti rendiamo grazie per la tua gloria immensa, *
Signore Dio, Re del cielo.

Dio Padre onnipotente, *
Gesù Cristo e Spirito santo.

Signore Dio, *
Figlio del Padre.

Agnello di Dio, che togli i peccati del mondo, *
accogli la nostra supplica.

Tu che siedi alla destra del Padre, *
abbi pietà di noi.

Sii tu la nostra guida e il nostro aiuto; *
salvaci, rendici puri, conservaci nella tua pace.

Liberaci dai nemici *
e dalle tentazioni.

Perché tu solo il santo, *
tu solo il Signore, tu solo l’Altissimo,

Gesù Cristo, *
nella gloria di Dio Padre con lo Spirito santo.

Ogni giorno ti benediciamo, *
e lodiamo il tuo nome per sempre.

Dégnati oggi, Signore, *
di custodirci senza peccato.

Benedetto sei tu, Signore; *
mostrami il tuo volere.

Vedi la mia miseria e la mia pena *
e perdona tutti i miei peccati.

Dalle mie labbra fiorisca la lode, *
la lode al nostro Dio.

Possa io vivere per lodarti: *
mi aiutino i tuoi giudizi.

Come pecora smarrita vado errando; *
cerca il tuo servo
perché non ho dimenticato i tuoi comandamenti.

Presto ci venga incontro la tua misericordia, †
perché siamo troppo infelici: *
aiutaci, Dio, nostra salvezza.

Benedetto sei tu, Signore, Dio dei nostri padri, *
degno di lode e di gloria nei secoli. Amen.

ORAZIONE
Ci benedica la tua grazia, o Dio,
e ci conduca alla vita eterna.
Per Gesù Cristo, tuo Figlio, nostro Signore e nostro Dio,
che vive e regna con te, nell’unità dello Spirito Santo,
per tutti i secoli dei secoli. Amen.

Quando l’Ufficio delle letture si recita nelle ore notturne o nelle prime del mattino, invece dell’orazione riportata si può sempre dire l’orazione seguente:

Allontana, o Dio, ogni tenebra
dal cuore dei tuoi servi
e dona alle nostre menti la tua luce.
Per Gesù Cristo, tuo Figlio, nostro Signore e nostro Dio,
che vive e regna con te, nell’unità dello Spirito santo,
per tutti i secoli dei secoli.

CONCLUSIONE
Benediciamo il Signore.
Rendiamo grazie a Dio.