21 gennaio - quarto giorno

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SETTIMANA DI PREGHIERA PER L'UNITA' DEI CRISTIANI
18 gennaio  -  25 gennaio 2023

Guardare le lacrime degli oppressi

21 Gennaio - quarto giorno

1- LETTURE BIBLICHE E COMMENTO

Qoelet 4, 1-5
L'oppressione
1Tornai poi a considerare tutte le oppressioni che si fanno sotto il sole. Ecco le lacrime degli oppressi e non c'è chi li consoli; dalla parte dei loro oppressori sta la violenza, ma non c'è chi li consoli. 2Allora ho proclamato felici i morti, ormai trapassati, più dei viventi che sono ancora in vita; 3ma più felice degli uni e degli altri chi ancora non esiste, e non ha visto le azioni malvagie che si fanno sotto il sole.
La fatica del lavoro
4Ho osservato anche che ogni fatica e ogni successo ottenuto non sono che invidia dell'uno verso l'altro. Anche questo è vanità, un correre dietro al vento.
5Lo stolto incrocia le sue braccia
e divora la sua carne.

Matteo 5, 1-8
1Vedendo le folle, Gesù salì sul monte: si pose a sedere e si avvicinarono a lui i suoi discepoli. 2Si mise a parlare e insegnava loro dicendo:
3«Beati i poveri in spirito,
perché di essi è il regno dei cieli.
4Beati quelli che sono nel pianto,
perché saranno consolati.
5Beati i miti,
perché avranno in eredità la terra.
6Beati quelli che hanno fame e sete della giustizia,
perché saranno saziati.
7Beati i misericordiosi,
perché troveranno misericordia.
8Beati i puri di cuore,
perché vedranno Dio.

Commento

Guardare le lacrime degli oppressi
Ho riflettuto anche su tutte le ingiustizie che si compiono in questo mondo. Gli oppressi piangono e invocano aiuto, ma nessuno li consola, nessuno li libera dalla violenza dei loro oppressori
Beati quelli che sono nella tristezza: Dio li consolerà
“Gli oppressi piangono” (Qo 4, 1). Si può immaginare che lo scrittore abbia già assistito ad atrocità come questa con nauseante regolarità. Ma forse questa è la prima volta che l’autore guarda veramente le lacrime degli oppressi, la prima volta che è davvero pienamente compreso del loro dolore e del loro assoggettamento. Benché ci sia molto di cui dolersi, in un nuovo sguardo e in una nuova visione, è contenuto un seme di speranza: forse questa volta tale testimonianza porterà al cambiamento, farà la differenza.
Una giovane donna fu capace di guardare e vide le lacrime degli oppressi. Nel maggio del 2020, il video dell’omicidio di George Floyd da lei registrato sul cellulare e condiviso, è stato visto in tutto il mondo e ha suscitato una legittima indignazione, mentre le persone assistevano, e finalmente conoscevano, ciò che gli afro-americani hanno vissuto per secoli: una indebita sottomissione da parte di sistemi oppressivi, perpetrata davanti a spettatori ciechi, accecati dai loro privilegi. Il riconoscimento di questa dolorosa realtà ha portato, a livello globale, a manifestazioni di solidarietà, sia sotto forma di preghiera che di protesta per la giustizia.
L’evoluzione dal semplice vedere al guardare e comprendere incoraggia noi che siamo chiamati ad agire nel mondo: Dio può rimuovere la patina dai nostri occhi affinché possiamo testimoniare la realtà delle cose in modo nuovo e liberante. Via via che questa patina cade, lo Spirito Santo dona luce e forza per rispondere in modo nuovo, senza restrizioni. Una risposta nuova che le chiese e le comunità cristiane hanno dato è stata quella di porre una tenda di preghiera nella George Floyd Square, il luogo del suo omicidio. In tal modo, queste chiese e comunità hanno mostrato di essere unite nel portare conforto a coloro che piangevano ed erano oppressi.

Unità dei cristiani
Il brano della Beatitudini del Vangelo di Matteo ha inizio con Gesù che guarda la folla, e in essa deve aver scorto gli operatori di pace, i poveri in spirito, i puri di cuore, gli uomini e le donne che piangevano e quelli che avevano fame di giustizia. Nelle Beatitudini Gesù non solo chiama per nome le sofferenze delle persone, ma indica con un nome ciò che saranno: figli di Dio ed eredi del Regno dei cieli. Come cristiani siamo chiamati a guardare la giusta battaglia dei nostri fratelli e delle nostre sorelle in Cristo.

Chiediamoci...
In quale modo vi siete lasciati coinvolgere con gli altri cristiani nella lotta all’oppressione nel vostro quartiere? In quale modo le chiese del vostro quartiere possono operare insieme in solidarietà con coloro che patiscono l’oppressione?

Preghiera
Dio di giustizia e di grazia, rimuovi la patina dai nostri occhi in modo che possiamo veramente guardare l’oppressione intorno a noi. Ti preghiamo nel nome di Gesù Che vide la folla e ne ebbe compassione. Amen.

* * *

2- CELEBRAZIONE

C.: O Dio, nostro conforto nella fatica,
sostegno nella debolezza, consolazione nel pianto, abbi pietà del tuo popolo,
perché, purificato dalle prove che lo affliggono,
trovi finalmente ristoro nella tua misericordia.
Per il nostro Signore Gesù Cristo, tuo Figlio, che è Dio, e vive e regna con te, nell’unità dello Spirito Santo, per tutti i secoli dei secoli.
T.: Amen.

Letture - cfr sopra

 

Qoelet 4, 1-5: Ho riflettuto anche su tutte le ingiustizie che si compiono in questo mondo. Gli oppressi piangono e invocano aiuto, ma nessuno li consola, nessuno li libera dalla violenza dei loro oppressori.

Matteo 5, 1-8: Beati quelli che sono nella tristezza: Dio li consolerà

Preghiere di intercessione
T.: Insegnaci a guardare le lacrime degli oppressi.

L.: Se le nostre pupille non sanno più piangere quando ingiustamente l’odio razziale prevale sulla correttezza e sulla solidarietà fraterna, o Spirito di sapienza...
T.: Insegnaci a guardare le lacrime degli oppressi.

L.: Se le nostre palpebre restano chiuse quando i diritti delle minoranze vengono ignorati e le loro giuste istanze trascurate, o Spirito di pietà...
T.: Insegnaci a guardare le lacrime degli oppressi.

L.: Se le nostre lacrime non bastano più a offrire conforto a chi patisce la fame, la sete, la mancanza di un tetto, della libertà, di un futuro, o Spirito di consiglio e di fortezza...
T.: Insegnaci a guardare le lacrime degli oppressi.

L.: Se sui nostri occhi la patina dell’abitudine e dell’indifferenza cancella e infrange la capacità di agire a favore dei più fragili, o Spirito di timore e di amore del Signore...
T.: Insegnaci a guardare le lacrime degli oppressi.

Preghiera
Dio di giustizia e di grazia, rimuovi la patina dai nostri occhi in modo che possiamo veramente guardare l’oppressione intorno a noi. Ti preghiamo nel nome di Gesù Che vide la folla e ne ebbe compassione. Amen.

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