Sulle orme del nostro santo patrono

VITA DI SANT'AMBROGIO
di Paolino

Ambrogio 0.png

Ambrogio
è il padre della Diocesi.

Ne ha, infatti, modellato la spiritualità
al punto che i cristiani di questa Chiesa
si chiamano "Ambrosiani".

Il vescovo Paolino da Nola
è a lungo vissuto in contatto
con il santo patrono di Milano.

Poco dopo la sua morte
ha raccolto memorie e pensieri
in una “Vita di Ambrogio”.

Essa è un passaggio obbligato
per quanti vogliono approfondire
debitamente
la conoscenza di Ambrogio.

Un ingaggio
che di continuo
va ripreso e approfondito.

Prefazione

1. Mi spingi, venerabile padre Agostino, a scrivere anch'io la vita del beato Ambrogio, vescovo della chiesa milanese, così come i beati Atanasio vescovo e Girolamo prete scrissero le vite dei santi eremiti Paolo e Antonio, e come anche il servo di Dio Severo in splendida forma ha raccontato la vita di Martino, venerabile vescovo della chiesa di Tours. Io so bene di non reggere il confronto con uomini così grandi, difensori illuminati della chiesa. D'altra parte ritengo inconcepibile rifiutare la tua richiesta. Perciò tutto ciò che ho appreso da persone degne di massima fede, che furono a fianco di quell'uomo, soprattutto da sua sorella Marcellina, e ciò che io stesso ho visto stando al suo fianco, e ho saputo da persone che dicono di averlo visto dopo la sua morte in diverse province.
Scriverò in modo rapido e sommario.
Voglio che la verità non venga buttata dietro le apparenze della forma e, così, le virtù grandi e vive scompaiano. Infatti è utile che il lettore sia messo subito a contatto con la sostanza dei fatti, sempre ricolmi della grazia dello Spirito Santo.

2. E ora voglio ribadire che quanto ho scritto è assolutamente vero. Si sappia che, sollecitato dall'affetto, non ho inventato notizie. Al contrario, ho sempre rispettato le esigenze del rigore storico. È, Infatti, meglio non scrivere piuttosto che proporre qualcosa di falso, perché sappiamo che dovremo rendere conto di tutte le nostre parole.
Non conosco tutto di Ambrogio. Ma quello che conosco di lui, so che è essenziale e merita di essere conosciuto da tutti.
Inizierò il mio racconto dal giorno della nascita, perché si conosca di quale grazia fu dotato quest'uomo fin dalla culla.